Credo invece nel saper lasciare qualcosa — una sensazione, un ricordo, un’energia che rimane anche quando non ci sono più.
Dietro ogni mia parola c’è calma, dietro ogni gesto c’è intenzione.
Non amo le apparenze, preferisco la verità anche quando non è comoda.
C’è chi confonde la dolcezza con la debolezza, ma la mia è una forma di forza: quella che non ha bisogno di alzare la voce per farsi sentire.
Ho imparato che l’eleganza non è solo nel modo di vestire, ma nel modo di stare — nel silenzio che scegli, negli sguardi che non spieghi.
La mia sensualità non è un invito: è un linguaggio, sottile, che parla solo a chi sa ascoltare oltre la superficie.
Non cerco attenzioni, ma connessioni reali.
Chi mi incontra, o mi capisce subito… o non mi capirà mai.